Oramai sconvolgervi è diventato un vero must per il sottoscritto, e così a sorpresa beccatevi questa incredibile intervista a Shinichi Hiromoto, autore di Fortified School & Hells Angels, che mi ha rilasciato sabato 5 marzo 2005 al Comicon di Napoli, fortuna poi, che il valoroso Sayajin-Man mi ha dato una mano altrimenti non sarei riuscito a fare tutto da solo!
Ora due parole su Hiromoto.
Nato a Kumamoto, cittadina del Kyushu, il 4 gennaio 1966, si trasferisce presto a Tokyo per aver vinto nel 1989progetto Lupin III Millenium. Nel 2003 la Nintendo lo sceglie come character design per il gioco Pokemon Colosseum per il GameCube. Attualmente è impegnato nell’adattamento manga di Star Trek the Next Generation, per la casa editrice californiana Tokyopop e nelle due nuove serie Go-Go un concorso indetto dalla rivista Morning nella categoria giovani esordienti. Lavora per Kodansha tra il 1992 e il ’93 firmando i suoi primi due successi Single Action Army e Benkei, per poi esplodere di fama con Fortified School sceneggiato da Takeshi Narumi tra il 1995 e il 1997. Realizza nel 1998 per Media Works l’adattamento manga del terzo episodio della vecchia trilogia di Guerre Stellari: il Ritorno dello Jedi. Nel 2000 illustra il Gioco di Ruolo ufficiale dei Manga della Kappa Edizioni ed entra nel Heaven e Kouya no Joshu Rider XXX in terra nipponica.
Ma passiamo alle domande vere e proprie all’autore probabilmente più vicino alle raffinatezze grafiche di Go Nagai che si possa conoscere.
Manga-Man: Nell’aprile del 1998 viene pubblicato per la prima volta in Italia dalla Star Comics. È Yosai Gakuen l’opera scelta per il suo debutto italiano, grazie alle scelte dei Kappa-boys. Si sarebbe mai aspettato questo fortissimo riscontro dai lettori italiani?
Inoltre mi conferma che le piace il nostro Calimero, il pulcino nero dei fratelli Pagot?
Shinichi Hiromoto: Beh, assolutamente no. Non avremmo mai creduto che in Italia si sarebbero apprezzati così tanto i miei fumetti. È stata una vera e propria sorpresa!
Certo che mi piace Kalimero, e assieme a lui Topo Gigio di Maria Perego. Quando ero piccolo li vedevo sempre in TV. Però in Giappone Calimero si scrive con la “K” iniziale.
MM: Quali sono stati i suoi modelli di autori di fumetti, e cosa lo ha ispirato oppure spinto a buttarsi in questa difficile professione? Ha condotto studi artistici o è un’autodidatta?
Dai suoi lavori e dalle sue illustrazioni emerge un grande amore per i robottoni di Go Nagai come Mazinga-Z e Gaiking, me lo conferma? Quanto lo hanno influenzato i fumetti del maestro Nagai nel corso della sua formazione artistica?
SH: Il mio mangaka del cuore è Tetsuya Chiba (autore di Rocky Joe, NdMM). Quando leggevo le sue storie riusciva sempre a commuovermi per le vicende e quel tratto così marcato. Decisi che avrei voluto diventare come lui. Quindi, iniziai a disegnare, ma capii che non potevo copiarlo per sempre e cercai il mio stile. Intanto i miei genitori mi avevano iscritto ad un corso di pittura ad olio a Kumamoto, la mia città natale, dato che in famiglia sono tutti un po’ artisti (ride). Mia nonna, mia madre, ma soprattutto mia zia, che fa l’illustratrice di professione. Sono stato molto segnato da questa importante esperienza della mia vita che ha fatto in modo che trovassi finalmente il mio stile personale.
Penso che Go Nagai sia nel mio D.N.A. e scorra nelle mie vene. Tutti siamo cresciuti con lui come con il maestro Reiji Matsumoto e le sue splendide storie piene di poesia e cruda realtà.
MM: Il suo stile grafico ha subito delle variazioni nel corso degli anni, ma non si è mai allontanato dall’appellativo di “graffiante” e “sporco”. Nell’uso del pennello oppure nell’utilizzo di pochissimi retini nei suoi primi fumetti ha fatto si che si mettesse in mostra con la stramaggioranza dei suoi colleghi. L’ambiente scolastico e quello metropolitano che descrive minuziosamente è sempre così carico di riferimenti ai fumetti europei che mi farebbe piacere sapere se lei ha letto oppure conosce il comic inglese Lobo di Alain Grant, Keith Giffen, disegnato da Simon Bisley e l’italiano RanXerox di Stefano Tamburini e Tanino Liberatore.
SH: “Sporco” in che senso? (MM spiega…) Ah! “Scrach”! Ecco penso che sia dovuto al fatto che avendo una formazione artistica e non propriamente fumettistica ed avendo soprattutto frequentato corsi di shodo (l’arte della calligrafia NdMM) mi è rimasto sempre più naturale usare l’inchiostro con il pennello in modo più libero con l’utilizzo di pochi retini che credevo non potessero dare più di tanto le sfumature giuste. Io cerco di essere leggibile allo stesso modo dello stile pulito del maestro Akira Toriyama in Dragonball. Siamo diversi ma entrambi comunichiamo ai nostri lettori sentimenti o passioni nei nostri manga. Ho letto le prime storie di RanXerox di Tamburini e Liberatore quando furono pubblicate in Giappone per la prima volta e assieme al Lobo di Simon Bisley sono stati ulteriori spinte a provare a buttarmi nel mondo dei fumetti. Se loro c’erano riusciti, anche io potevo!
MM: Lei ha creato i Vibrator, dei cyborg antropomorfi che si muovono su due ruote e traggono l’energia dal piacere sessuale. Come è nata quest’idea?
SH: … (sorride) … per l’idea dei vibrator sono partito dal concetto che il sesso è alla base della vita e del nostro futuro. Senza sesso noi non esisteremmo, quindi perché non fondere il concetto di piacere a quello di utilità! I vibrator sono macchine di piacere che si muovono con energia pulita… quella del sesso!
MM: Dal 2001 ha iniziato a collaborare con Yasushi Nirasawa, utilizzando la sua serie dei “Resurrection of Monsters” nel suo manga Hells Angels. Quando vi siete conosciuti e come si è istaurato questo fortunato legame che oggi ritroviamo anche nel suo nuovo lavoro Kouya no Joshu Rider XXX della East Press?
SH: Con Nirasawa è nato tutto per caso. Il progetto di Wasteland Woman Prisoner Rider XXX Kouya no Joshu Rider è, devo ammettere, una cosa a cui tengo molto, perché unire al manga l’action figure prodotto e realizzato direttamente dagli autori un azzardo che da molto tempo mi volevo permettere! Quindi troverete a breve in libreria (giapponese eh! NdMM) il tankobon unito alle due versioni della protagonista. Forte no!?!
MM: Per ben due volte le sono state commissionate storie per opere ultra note nel Sol Levante e in Italia come Devilman da Go Nagai nel 1999 e Lupin III da Monkey Punch nel 2004. Che effetto fà poter mettere le mani su personaggi così famosi e soprattutto non suoi? Ha pensato di deludere i lettori o gli autori, oppure è andato avanti senza troppi pensieri?
Se fra 15 anni qualcuno le chiederà la stessa cosa, lei approverebbe a far disegnare i suoi personaggi da altri autori?
SH: E’ stato fantastico poter disegnare Lupin III del maestro Kato (alias Monkey Punch NdMM), sceneggiato poi da Andrea Baricordi un vero spasso! Il mio personaggio preferito è Jigen, perchè era molto facile da disegnare con quel cappello in testa. Quando realizzo una storia sò di dare il massimo, quindi non ho paura di niente, in genere… (ride). Non sò se concederei di disegnare o utilizzare a qualcun’altro i miei personaggi… (ride ancora) forse SI… ma dovrei trovarmi in quella situazione… Non saprei.
MM: In STONe, uno dei suoi più recenti manga, si respira un’aria in bilico fra Waterworld e Mad Max, contro le atmosfere macabre di Hells Angels che ricordano i film di Tim Burton. Il cinema internazionale quanto la influenza nel suo più profondo immaginario?
SH: Tantissimo. Amo alla follia i film americani e soprattutto quelli di Tim Burton oppure la saghe di fantascienza americane di “Star Wars” o “Star Trek” e quindi anche non volendo si rispecchiano sui miei gusti o anche sui miei personaggi.
MM: So per certo che lei non è un amante della tecnologia e ama i gatti e gli Smashing Pumpkins, nel poco tempo libero che credo le rimane dal lavoro che hobby coltiva?
SH: Cerco di seguire i miei due figli… ma sono sempre troppo impegnato… davvero troppo!!!
MM: Concludo facendo tante congratulazioni a Shinichi Hiromoto per i suoi lavori e ringraziando la Shueisha, la Kappa Edizioni per questa nuova e fantastica intervista.
SH: Grazie a voi… senti ma se tu sei Manga-Man, io sono Manga-san!?!
MM: Certo! (voi che avreste risposto? NdMM)
Bibliografia completa:
1992 – Single Action Army, Kodansha – Inedito in Italia
1993 – Benkei, Kodansha – Inedito in Italia
1996 – Fortified School, Kodansha – Edito da Star Comics, 7 volumi, b/n
1997 – Violent Runner Vibrator, Wani Magazine sha & Kappa Edizioni, volume unico
1998 – Star Wars: Return of The Jedi, MediaWorks – Edito da Magic Press
1998 – Mess, Kosaido Shuppan – Inedito
1999 – Killing Moon, Kosaido Shuppan – Inedito
1999 – Neo Devilman, Episode: Damned, Kodansha – Inedito
2000 – Sex Machine, Enterbrain – Edito da Kappa Edizioni, 2 volumi, b/n
2000 – Gioco di Ruolo Ufficiale dei Manga, illustrazioni per Kappa Edizioni
2001 – Hells Angels, Shueisha – Edito da Star Comics, 3 volumi, b/n
2002 – Stone, Kodansha – Edito da Kappa Edizioni, 2 volumi, b/n
2003 – Pokemon Colosseum per Nintendo GameCube, Character Design,
2005 – Lupin TheIIIrd Millenium, La Maledizione degli Ishikawa– Edito da Kappa Edizioni, volume unico
2005 – Star Trek the Next Generation, Tokyopop - Inedito
2005 – Go-Go Heaven, Ultra Jump, su rivista & Edito da Star Comics, 3 volumi, b/n
2005 – Kouya no Joshu Rider XXX, East Press (con Yasushi Nirasawa)
Ragazzi spero che questa intervista vi sia piaciuta tanto quanto a me è piaciuto realizzarla! Ora non mi resta che attendere pazientemente le vostre opinioni sulla mia mail. Dedico questo speciale al gentilissimo Vincenzo Sarno ed alla sua disponibilità, sappiate che senza di lui molte cose che avete letto negli ultimi tempi non ci sarebbero state. Grazie ancora Enzo!
Un grosso ciao
dal vostro affezionatissimo
Daniele “Manga-Man” Lucinato
2 commenti:
E billssimo DANIELE ke TU metti i TUOI articoli vekki anke sul blog a kasa mia nn arrivava spesso benchio e spesso perdevo la TUA rubbrica ke era il motivo perkui kompravo il giorn. V il giapan!
un bacio
DORINA
PS a breve ti kmando la mia mail vorrei tanto chattare kon te DANIELE mi dici come posso fare a skriverTI? kisses DP
non vedo l'ora!
Ti aspetto
ciao
MM
Posta un commento