martedì, agosto 31, 2010

Bandiere delle contrade... SONY... parole... che tristezza!

Allora la Sony elimina da "GT5" le bandiere del Palio di Siena dal gioco e io ritengo che l'azione polemica fatta dal "Consorzio per la tutela del palio di Siena" sia una cazzata paurosa.

Se la Sony ha deciso di togliere i simboli relativi delle bandiere delle contrade dalla gara di kart ambientata nella famosa Piazza del Campo a Siena è per il fatto che hanno della gente interna estremamente intelligente e soprattutto perchè il gioco non deve subire più ulteriori ritardi.

Per chi non fosse aggiornato sulla vicenda, ricordiamo che il Consorzio per la tutela del Palio ha accusato Sony di aver usato i simboli delle contrade senza chiedere il permesso.

Le motivazioni che hanno spinto alla rimozione dei vessilli rappresentanti le varie contrade sono da ricercare "nella tutela del Palio quale patrimonio storico e culturale della comunità senese", specifica una nota del consorzio. " L'auspicio è che il prossimo 27 novembre 2010 l’uscita del videogame possa avvenire con piena soddisfazione di tutti gli interessati, compresi i numerosi appassionati di videogiochi che in questo periodo hanno seguito la vicenda e che, nel dissenso o meno, hanno comunque ascoltato le ragioni del Consorzio.

Ancora nessun commento da parte di Sony (Grazie a Dio! NdMM), che nei giorni scorsi aveva comunque precisato che la rimozione dei simboli sarebbe stata abbastanza semplice in modo da evitare ulteriori ritardi.

Al di là delle considerazioni sul presunto danno all'immagine del Palio, (o alla mancata pubblicità gratuita che il nostro paese avrebbe ricevuto) Sony può comunque consolarsi con tutta la promozione ricevuta in questi giorni grazie a questa vicenda.

Io continuo a pensare che come al solito noi italiani non capiamo un beneamato cazzo di Viral-Marketing ma soprattutto non ce ne frega assolutamente niente di niente.

Beh... Beviamoci il nostro Chinotto fresco davanti a Piazza del Campo e via...

lunedì, agosto 30, 2010

perla di saggezza

"Ci sono grandi differenze tra coloro che non giocano ai videogames e coloro che lo fanno.

Per coloro che non lo fanno i videogiochi sono IRRILEVANTI o pensano che siano troppo difficili.

Noi vogliamo rimuovere questo ostacolo".

Shigeru Miyamoto

LEGGETE Scott Pilgrim di Bryan Lee O'Malley, và!

Questo è il poster venduto dalla Oni Press (sperando che arrivi anche in Italia dalla Lizard Edizioni...) LEGGETE LEGGETE LEGGETE i sei numeri di "Scott Pilgrim" creati dal geniale Bryan Lee O'Malley!!!!
Parola di Manga-Man

Salpiamo sul vero Going Merry!!!

foto scattata nell'estate del 2003 ad Odaiba, Tokyo

New York perchè si chiama "la Grande Mela?"

La prima volta che venne usata la similitudine "New York - Mela" fu nel 1909 da Edward S. Martin, nel libro "The Wayfaver in New York". Nel suo saggio su New York, il Martin paragona lo stato di New York ad un melo le cui radici provengono dalla valle "proletaria" del Mississippi, mentre il frutto "aristocratico" dell'albero (appunto, la "grande" mela) riceve da parte del governo un sussidio economico sprzionato nei confronti degli altri stati dell'unione federale.
Il termine venne dimenticato fino agli anni '20, quando venne riproposto dal cronista sportivo John J. Fitzgerald che sentì questo termine sulla bocca di due stallieri afroamericani, che definivano così l'ippodromo di New York. L'espressione gli piacque e la usò sul New York Morning Telegraph, riferendosi sempre all'ippodromo, riportando come per gli scommettitori di corse ai cavalli, New York fosse sicuramente il circuito ("la mela") più ambito e remunerativo.
I musicisti jazz nel corso degli anni '30 e '40 spesso usavano quest'appellativo, ancora una volta come una metafora del successo che ci si aspettava dal suonare nei club di Harlem e Broadway. Quando si suonava lontano da New York, si suonava "sui rami", al contrario suonare a New York significava suonare nella "Grande Mela"!
Il soprannome è stato rispolverato, dopo un periodo di silenzio, negli anni '70, quando Charles Gillet, presidente dell'ufficio del turismo, usò il termine nella campagna di promozione della città e New York City ne fece suo il simbolo di una mela rossa. Infine nel 1997 il sindaco Rudolph Giuliani ha battezzato "Big Apple Corner" l'angolo tra la 54 strada ovest e Broadway, dove John J. Fitzgerald abitò dal 1934 al 1963, per rendere omaggio al grande scrittore, in qualche modo padrino della definizione.

venerdì, agosto 27, 2010

Manga-Man is Pixel-art

(art by Federico Volpini) Grazie Fede!

giovedì, agosto 26, 2010

certezza estiva

L'arte di Paul Robertson

il video in pixel art è visibile qua su Vimeo http://www.vimeo.com/2776328
... considerate che questo mito è il responsabile della grafica del gioco ufficiale di "Scott Pilgrim VS. the World", basato sull'omonimo fumetto di Bryan Lee O'Malley disponibile per PS3 per Playstation Network dal 10/08/10 a questo indirizzo

ultimamente il mio portatile dice questo

PaperBlog iscrizione

« Convalido l'iscrizione di questo blog al servizio Paperblog sotto lo pseudonimo mangaman77 ».

mercoledì, agosto 25, 2010

Satoshi Kon si è spento

Ieri è morto alle 6:20 di cancro al pancreas alla giovane età di 46 anni Satoshi Kon, uno dei più noti registi d’animazione giapponese dell'ultima generazione, autore di capolavori come "Perfect Blue", "Tokyo Godfathers", "Paprika" e molto altro.

Ne ha dato per primo notizia via Twitter Takeda Yasuhiro, uno dei membri fondatori dello studio Gainax, celebre per aver prodotto l’amatissima serie di "Neon Genesis Evangelion" e poi lo ha confermato Masao Maruyama, presidente della Madhouse Studios di Tokyo, la casa di produzione con cui Kon lavorava da parecchi anni.
Seppur malato di cancro da tempo (diagnosticato allo stadio terminale il 18 maggio), Kon ha comunque lavorato ed è riuscito a terminare il ultimo film "Yume-Miru Kikai" ("The Dream Machine") che uscirà nel 2011.

Nato il 12 ottobre del 1963 a Kushiro in Hokkaido, il regista iniziò a lavorare come illustratore di manga ("Kaikisen" ("La stirpe della sirena" in Italia per Star Comics) nel 1990 e due soggetti nel 1991 e '95) per poi dedicarsi definitivamente al mondo dell’animazione come sceneggiatore e layout-tista. Il primo film che firma come regista, dopo aver collaborato con Katsuhiro Otomo (per il mediometraggio "Magnetic Rose" contenuto nel fim "Memories" del 1995) e con Mamoru Oshii (per "Patlabor 2 The Movie" del 1993) è il thriller psicologico "Perfect Blue" (1997).

Il successo di quest’ultimo tra pubblico e critica gli permette di realizzare la sua opera seconda, "Chiyoko Millennium Actress" (2001) e il capolavoro "Tokyo Godfathers" (2003). A seguito del successo di questo film, decide di dedicarsi alla televisione, realizzando la serie animata di "Paranoia Agent" (2004), di soli 13 episodi, per poi ritornare al cinema con "Paprika" (2006), presentato fuori concorso alla 63sima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La sua morte mi ha colpito profondamente poichè con lui se ne va una parte del cinema d’animazione sperimentale giapponese, dedito a trasporre i generi tipici del live action anche nell’ambito dell'animazione, rafforzando l’idea che i cartoni animati sono solo un modo DIVERSO per poter raccontare storie e che non ha nulla da invidiare ai generi classici del cinema classico, ma purtroppo non è l'Italia un paese dove si possono fare questi discorsi. Egli indagava nel profondo animo umano, nel linguaggio dei sogni, l'unico medium più vicino all'animazione che ci possa essere. Un uomo che riusciva con la sua passione e dedizione al lavoro a raccontare storie reali di una città irreale come lo è Tokyo sempre reale e sempre vicina al cuore dei loro abitanti. Storie strane, ma storie vere. Storie morbose, ma storie vere. Storie oniriche ma realistiche anche più della realtà stessa. Grazie.

Nel blog del suo ultimo film http://yumemirukikai.jugem.jp/ Kon il 26 giugno posta un messagio con il titolo di "Sayonara":

« Sekaijū ni sonsuru yokimo no subete ni kansha shi tai kimochi totomoni, fude oku kotoni shiyō. Ja, osakini. Kon Satoshi »

« Pieno di gratitudine per tutto ciò che di buono c'è nel mondo, poso la mia penna. Bene, è ora di andare. Satoshi Kon »

La vedova, Kyoko Kon, nel suo sito ufficiale dice: "Satoshi Kon è morto a causa di cancro al pancreas il 24 agosto alle 06:20. Aveva 46 anni. Al servizio funebre parteciperanno solo i familiari. Siamo rispettosamente e profondamente grati per la vostra gentilezza durante la sua vita".
Beh... Maestro Satoshi che tu possa riposare in quel grande universo che è il viaggio che hai intrapreso ma sappi che ci mancherai e tanto.
Possa la farfalla accompagnarti nel tuo regno
Ciao
Manga-Man

P.S.= L'ultima intervista di Kon fatta dal sito "Anime News Network" è disponibile qua

P.P.S.= Se volete infine leggere ciò che ci ha lasciato scrivendo un lungo messaggio al mondo andate qua.

venerdì, agosto 13, 2010

Flickr

This is a test post from flickr, a fancy photo sharing thing.

mercoledì, agosto 04, 2010

fotografato con la matita tutto spensierato

(art by Federico Volpini) un caloroso grazie al prossimo neo-papà di Arianna! Ciao MM

E' uscito il primo libro di Darkwing!

Disponibile da ieri sul sito ufficiale della saga fantasy dell'emergente scrittore Davide Cencini il primo libro della sua saga: "Darkwing: Libro I - La Spada dai Sette Occhi".

Sono molto emozionato per lui e gli faccio tanti auguri! Una cosa del genere non è da tutti, realizzare un sogno del genere è sempre una cosa fantastica, gli faccio tanti auguri per tante copie da vendere!

Un "in Bocca al Lupo" grosso come una casa, Davide!

Per ulteriori informazioni e per l'acquisto del libro lo potete trovare anche su ilmiolibro.it

martedì, agosto 03, 2010

i giudizi inflessibili di Paolo

( art by Matteo Andreoli) sul giudizio inflessibile di Paolo Maria Frattesi

Metamorfosi necessaria

Dopo quattro anni era assolutamente necessario un Restyling brutale del blog...
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