Ieri è morto alle 6:20 di cancro al pancreas alla giovane età di 46 anni Satoshi Kon, uno dei più noti registi d’animazione giapponese dell'ultima generazione, autore di capolavori come "Perfect Blue", "Tokyo Godfathers", "Paprika" e molto altro.
Ne ha dato per primo notizia via Twitter Takeda Yasuhiro, uno dei membri fondatori dello studio Gainax, celebre per aver prodotto l’amatissima serie di "Neon Genesis Evangelion" e poi lo ha confermato Masao Maruyama, presidente della Madhouse Studios di Tokyo, la casa di produzione con cui Kon lavorava da parecchi anni.
Seppur malato di cancro da tempo (diagnosticato allo stadio terminale il 18 maggio), Kon ha comunque lavorato ed è riuscito a terminare il ultimo film "Yume-Miru Kikai" ("The Dream Machine") che uscirà nel 2011.
Nato il 12 ottobre del 1963 a Kushiro in Hokkaido, il regista iniziò a lavorare come illustratore di manga ("Kaikisen" ("La stirpe della sirena" in Italia per Star Comics) nel 1990 e due soggetti nel 1991 e '95) per poi dedicarsi definitivamente al mondo dell’animazione come sceneggiatore e layout-tista. Il primo film che firma come regista, dopo aver collaborato con Katsuhiro Otomo (per il mediometraggio "Magnetic Rose" contenuto nel fim "Memories" del 1995) e con Mamoru Oshii (per "Patlabor 2 The Movie" del 1993) è il thriller psicologico "Perfect Blue" (1997).
Il successo di quest’ultimo tra pubblico e critica gli permette di realizzare la sua opera seconda, "Chiyoko Millennium Actress" (2001) e il capolavoro "Tokyo Godfathers" (2003). A seguito del successo di questo film, decide di dedicarsi alla televisione, realizzando la serie animata di "Paranoia Agent" (2004), di soli 13 episodi, per poi ritornare al cinema con "Paprika" (2006), presentato fuori concorso alla 63sima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
La sua morte mi ha colpito profondamente poichè con lui se ne va una parte del cinema d’animazione sperimentale giapponese, dedito a trasporre i generi tipici del live action anche nell’ambito dell'animazione, rafforzando l’idea che i cartoni animati sono solo un modo DIVERSO per poter raccontare storie e che non ha nulla da invidiare ai generi classici del cinema classico, ma purtroppo non è l'Italia un paese dove si possono fare questi discorsi. Egli indagava nel profondo animo umano, nel linguaggio dei sogni, l'unico medium più vicino all'animazione che ci possa essere. Un uomo che riusciva con la sua passione e dedizione al lavoro a raccontare storie reali di una città irreale come lo è Tokyo sempre reale e sempre vicina al cuore dei loro abitanti. Storie strane, ma storie vere. Storie morbose, ma storie vere. Storie oniriche ma realistiche anche più della realtà stessa. Grazie.
Nel blog del suo ultimo film http://yumemirukikai.jugem.jp/ Kon il 26 giugno posta un messagio con il titolo di "Sayonara":
« Sekaijū ni sonsuru yokimo no subete ni kansha shi tai kimochi totomoni, fude oku kotoni shiyō. Ja, osakini. Kon Satoshi »
« Pieno di gratitudine per tutto ciò che di buono c'è nel mondo, poso la mia penna. Bene, è ora di andare. Satoshi Kon »
La vedova, Kyoko Kon, nel suo sito ufficiale dice: "Satoshi Kon è morto a causa di cancro al pancreas il 24 agosto alle 06:20. Aveva 46 anni. Al servizio funebre parteciperanno solo i familiari. Siamo rispettosamente e profondamente grati per la vostra gentilezza durante la sua vita".
Beh... Maestro Satoshi che tu possa riposare in quel grande universo che è il viaggio che hai intrapreso ma sappi che ci mancherai e tanto.
Possa la farfalla accompagnarti nel tuo regno
Ciao
Manga-Man
P.S.= L'ultima intervista di Kon fatta dal sito "Anime News Network" è disponibile qua
P.P.S.= Se volete infine leggere ciò che ci ha lasciato scrivendo un lungo messaggio al mondo andate qua.
2 commenti:
Quando me lo hai detto non ci potevo credere... Penso che ora il cinema d'animazione sarà indubbiamente impoverito.
Chissà quanti altri capolavori avrebbe potuto regalarci!
Ciao, Maestro Satoshi.
Addio manipolatore di psiche, sogni e fatasie...mi mancherà tutto quello che hai dato al mio immaginario...(e di persona...ti ricordo in giro per Venezia qualche anno fa e ogni volta che ti vedevo, anche da lontano, mi emozionavo...davvero..!!)!!
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